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mercoledì 13 luglio 2011

Pensare “snello”

Le aziende come stanno affrontando questo periodo di crisi duratura e forte? alcune tagliando le spese, spesso tagliando il personale. Mai sentito parlare della “produzione snella”? si tratta del metodo inventato dalla Toyota, in Giappone, verso la metà degli anni ‘50. Un metodo quindi superato? assolutamente no: mai come oggi sta infatti prendendo piede in molte realtà aziendali nostrane e non. E come potrebbe essere altrimenti? il concetto della “produzione snella” è proprio quello di “usare di meno per produrre di più”, dando al cliente quello che il cliente vuole ma utilizzando il minimo delle risorse. La metodologia “lean” (snello), esportata dal Giappone negli anni ‘80 grazie agli studiosi Womack e Jones, punta a minimizzare gli sprechi attraverso il miglioramento della intera catena produttiva a partire dai fornitori per arrivare al prodotto finale destinato al cliente. In rete e nelle librerie si possono trovare ormai una infinità di testi e trattati sull’argomento. In Italia il metodo “lean” è materia di studio di indirizzi universitari come quello di ingegneria gestionale.
Ma non ci sono segreti o pulsanti magici per approdare a questo metodo dalla percentuale elevatissima di successo: serve un profondo e convinto desiderio di mettersi in discussione, serve investire tempo e risorse con la consapevolezza di poter ottenere risultati concreti soltanto a medio e lungo termine. Certo, gli esperti consigliano di approdarvi con piccoli progetti iniziali, al fine di ottenere un feedback positivo e realistico in tempi ragionevolmente stretti. La particolarità dell’intuizione inventata dalla Toyota consiste come scritto nel creare valore per i clienti mirando ad eliminare ogni spreco possibile. Per far questo, oltre a mettersi nell’ottica di rimboccarsi le maniche, occorre calarsi nell’ordine di idee che la “lean production” rimane uno strumento e che il vero cambiamento va ricercato nelle persone destinate ad inseguire un miglioramento continuo e costante. Buon lavoro a tutti.