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venerdì 5 febbraio 2016

Dark Agnes, emancipazione e spade

Del mio amore per le opere e per lo stile di Robert Ervin Howard ho scritto in varie occasioni. E mai abbastanza. In soli undici anni di professione – dal 1925 al 1936 –, dovuti alla prematura scomparsa, Howard riesce a pubblicare un nutrito numero di racconti, poesie e romanzi. Ho sviscerato sin dall’infanzia i suoi personaggi, soffermandomi su quelli che l’editoria classica proponeva in volumi rilegati e ristampe continue. Il primo approccio l’ho avuto con Conan, il barbaro: la sua creatura di maggiore fama e diffusione tra fantasy, avventura, miti e leggende, approdato a fumetto e cinema. In seguito ho scoperto e mi sono appassionato di Solomon Kane: lo spadaccino puritano del XVI° secolo, dotato di uno spessore psicologico superiore, rispetto al più famoso Conan, si muove tra Europa, Africa e America in un preciso sfondo storico affiancato da atmosfere e creature fantasiose. 

Di recente mi sono avvicinato a quella che, immeritatamente, è considerata un’opera minore di Howard: Dark Agnes de Chastillon. Il personaggio, calato nel XVI° secolo come Solomon Kane, ma in un ambito più francofono, è protagonista di tre storie ristampate recentemente da Elara nel libro Dark Agnes donna di spada. Spadaccina affascinante e ribelle, Agnes fugge da un matrimonio combinato, uccide lo sposo promesso, e corre alla ricerca di un’indipendenza ed emancipazione che sono pura fantascienza, all’epoca. Le vicende, scritte tra il 1931 e il 1934, anticipano i tempi in modo mirabile. Infatti, l’autore riscontra notevoli difficoltà nel proporre la spadaccina francese, proprio perché il pubblico di quegli anni si pensava non fosse pronto per un’eroina femminile. Dark Agnes de Chastillon, narrata in prima persona in un contesto storico realistico, è scarna di elementi fantasy

L’autore in quest’opera presenta il ritratto di una donna moderna libera, indipendente e battagliera. Quando mi immergo nella lettura delle opere di Robert E. Howard, sono colto dall’entusiasmo e dall’energia che lui vi ha infuso: Dark Agnes donna di spada non fa eccezione e ribadisce, anzi, la sua straordinaria abilità e capacità narrativa. Qui impegnato in una sfida non indifferente, se consideriamo lo stile apertamente aspro con cui confeziona eroi dall’impronta profondamente maschile. L’irriducibile spadaccina è pubblicata, per la prima volta, soltanto nei primi anni settanta: forse il periodo storico migliore per assorbire le innovative idee sul concetto stesso di donna, provenienti dalle pagine di un libro d’avventura. Il fumetto si è già impadronito di lei, grazie all’impegno dell’americana Dark Horse, responsabile degli adattamenti di altri eroi di Howard. Il cinema, sempre a caccia di nuove idee, sta provando a realizzarne una pellicola dal 2011: ignoti sono regista e cast, sebbene qualcuno abbia indicato in Rachel Hurd-Wood, vista in Solomon Kane, il possibile volto della protagonista.
Nella marcia di avvicinamento alla chiusura del mio nuovo romanzo, osservo con piacere e riconoscenza il percorso compiuto nella caratterizzazione del mio personaggio femminile. Nonostante le marcate differenze di ambientazione, ho preso spunto da figure come quella di Dark Agnes de Chastillon per cesellare il volume attualmente in corso di lavorazione. Ho sostituito la spada con le armi di seduzione femminile, ma sono rimasti immutati il desiderio di riscatto e di autonomia, in quello che ho denominato progetto fucsia – nell’attesa di utilizzare il titolo definitivo –. La stessa riconoscenza la devo anche ad altri autori, che hanno proposto, negli anni, altrettante preziose figure femminili destinate a nutrire un universo letterario intrigante e unico.
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