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domenica 3 dicembre 2017

Il galateo di internet chiamato netiquette

La netiquette è un insieme di princìpi non scritti che suggerisce le migliori regole di comportamento per scrivere in rete. Definire queste norme galateo aiuta a comprenderne la finalità ma è, nel complesso, riduttivo. A differenza di un atteggiamento o di un dialogo nella vita reale, dove la memoria e il tempo consentono di superare gli eventuali errori, nella vita virtuale tutto rimane. È quasi impossibile cancellare cose che non vorremmo aver mai scritto, anche se piattaforme social e siti mettono a disposizione delle opzioni che consentono di farlo a livello superficiale. Ci sono strumenti e applicazioni in grado di recuperare le nostre tracce sul web, nonostante il tentativo, apparentemente riuscito, di eliminarle.

mercoledì 1 novembre 2017

Come scrivere una storia

Per ideare una storia dal punto zero esistono varie strade: ognuna di esse dovrebbe, almeno sulla carta, innescare la molla della creatività che spinge l’autore a concepirla. Non è raro, quando incontro delle persone interessate a questa mia attività, sentirmi dire che: anch’io sto pensando di scrivere un romanzo, ma devo mettermi dietro, appena ne ho il tempo. La mia considerazione personale è sempre la stessa: scrivere è un impegno gravoso. Certo, richiede, per prima cosa, del tempo disponibile ma è soltanto il primo fattore necessario di una lunga serie.
Alcuni scrittori si buttano, letteralmente, sulla stesura di un libro e procedono consumando le settimane, poi i mesi, a battere sopra la tastiera di un pc finché il manoscritto non è terminato.

lunedì 2 ottobre 2017

Irlanda, spionaggio e occhi verdi

Ho iniziato a scrivere il mio primo romanzo, Fiori nella Neve, nel 2006. All’epoca, l’editoria digitale e la possibilità di essere un autore indie era ancora un frutto acerbo, che stava appena mostrando i primi germogli. Così, non avendo ancora ben chiara la finalità di quanto stavo scrivendo, ho destinato quella prima fatica letteraria alla rete, a un blog che divenne il mio laboratorio di scrittura. Tramite la pubblicazione online, per mezzo di articoli – post –, quel romanzo prese forma capitolo dopo capitolo: postai i primi sei, in forma parzialmente completa, e raccolsi un consenso unanime, da parte dei blogger – in quegli anni, i social network erano ancora un fenomeno in piena evoluzione e i blog potevano contare su una massiccia frequenza di utenti –. 

venerdì 8 settembre 2017

Riflessioni con l'autunno alle porte

L’estate è il momento peggiore per scrivere: lo schermo di un computer, già caldo di suo, diventa una superficie bollente. Senza contare il richiamo della bella stagione che, avendone la possibilità, ti attira a trascorrere una quantità superiore di tempo all’aria aperta. Molto meglio l’autunno, perché conserva ancora il tepore tipico delle giornate estive e rende il lavoro davanti a un computer sicuramente più invitante. In realtà, non mi sono quasi mai fermato e ho portato avanti vari progetti di scrittura: il prossimo romanzo, la seconda edizione di una pubblicazione già edita, la prossima serie per il blog, la collaborazione con un’autrice indie.
Nella seconda metà di questo stesso anno e nei primi mesi del 2018 le pubblicazioni su carta, in digitale e online non mancheranno.

lunedì 7 agosto 2017

Un'estate di scrittura in prima, terza o seconda?

Se qualche anno fa mi avessero chiesto quale fosse la mia tecnica di scrittura preferita, non avrei avuto alcun dubbio: da sempre, come certamente sa chi mi legge, sono un accanito fan di Terry Brooks; autore che pubblica libri in terza persona con punto di vista limitato episodicamente. In sostanza, lo scrittore statunitense, celebre per il suo ormai quarantennale ciclo di Shannara, sfrutta un metodo di scrittura che prevede un salto narrativo da personaggio a personaggio: la storia è raccontata rigorosamente in terza persona al passato, vissuta da Allanon per una quarantina di pagine consecutive – due o tre capitoli – per poi conoscere la storia attraverso le azioni di Amberle o di un altro protagonista del libro. Quando ho iniziato a scrivere Fiori nella Neve, il mio primo romanzo, utilizzare questa tecnica mi è sembrato del tutto naturale, proprio perché la ritenevo nelle mie corde di lettore.

mercoledì 5 luglio 2017

Il compleanno di Cora

Non ho mai amato ricordare i compleanni perché sono un fastidio senza capo né coda. Lo sono per la persona che compie gli anni e che si sente, inevitabilmente, più vecchia di dodici mesi e lo sono per chi deve fare gli auguri al diretto interessato, perché spesso è difficile capire se li gradisca o meno. Soprattutto quando l’età avanza. Quando la giovinezza lascia spazio alla maturità e, in seguito, alla vecchiaia. Nessuno vorrebbe invecchiare, ma rimanere giovani per sempre è un’utopia che un intervento estetico non potrà mai concretizzare. Occorre allora farsene una ragione, accettare e accettarsi: gli anni trascorrono per tutti, nessuno escluso. Stavolta tocca al mio lavoro più recente che, proprio in questi giorni, festeggia un anno dalla sua pubblicazione.

venerdì 9 giugno 2017

Scriverò Wonder Woman

Presto o tardi, se non si è particolarmente prevenuti verso alcuni media rispetto ad altri, gli autori di narrativa prestano la loro penna anche al fumetto. Sono un autore di letteratura disegnata, uno scrittore che sostituisce le descrizioni, l’espressione dei volti, delle pose, dell’ambientazione, con dei disegni. Il mio disegno cerca di essere una scrittura. Disegno la mia scrittura e scrivo i miei disegni, avrebbe detto Hugo Pratt, creatore di Corto Maltese. Non esiste un buon fumetto senza un buon testo, inutile girarci intorno. Francis Lacassin, studioso e saggista francese, ideatore della prima cattedra di Storia del fumetto alla Sorbona, ritiene questo media la nona arte.

lunedì 8 maggio 2017

Tre mesi di racconti brevi

Invidio con profonda ammirazione gli scrittori che hanno la fortuna di aver firmato un contratto con una rinomata e importante casa editrice. Allo stesso tempo, provo orgoglio per la mia condizione di autore indipendente e nessun rimpianto. È comunque innegabile il miglior tenore di vita che può offrire un valido contratto editoriale, non tanto per l’aspetto economico – senza il quale, ci sarebbe una minor differenza tra le due categorie di autori – ma anche e soprattutto per la differente organizzazione del tempo. Uno scrittore sotto contratto ha la possibilità di impegnarsi su un lavoro alla volta, magari più di uno però quella è la sua attività principale.

martedì 4 aprile 2017

Non me lo chiedere

Ci sono domande ricorrenti che sono rivolte agli autori di libri. In testa alle preferenze dei curiosi – che non sempre è sinonimo di lettori – possiamo trovare: Qual è il libro più bello che hai scritto? Oppure; Quale dei tuoi titoli mi consigli? Al primo quesito rispondo sempre allo stesso modo: non posso preferire un libro a un altro, perché sono come figli. Tu preferiresti un figlio a un altro? Il secondo quesito è invece più complicato. È impossibile consigliare un titolo a un ipotetico sconosciuto lettore: ci puoi riuscire se sei l’autore di una saga narrativa, con trilogie, quadrilogie o comunque più volumi collegati, che fanno riferimento a un titolo di apertura. Se ho scritto una saga è facile consigliare: indirizzo le persone al primo volume. In caso contrario, se le pubblicazioni sono romanzi o racconti autoconclusivi, il problema si ricollega alla prima domanda e alla sua risposta.

lunedì 6 marzo 2017

Una bestia chiamata critica

Io amo gli animali, quando posso e quando la trama che costruisco lo permette, ne inserisco sempre qualcuno nei miei scritti. È successo in Luna senza Inverno e Caprice e il cavaliere, ancora prima in Fiori nella Neve, il mio primo romanzo. Gli animali hanno una funzione molto delicata e particolare, perché possono caratterizzare una situazione, renderla intrigante o misteriosa. Se penso a La leggenda del lupo grigio, un mio racconto breve inserito nell’antologia Il rumore delle foglie cadute, mi rendo maggiormente conto di quest’affermazione stilistica: in quella novella, i veri protagonisti non sono le figure umane che imbastiscono la vicenda, ma sono i lupi. La premessa è necessaria perché, va ricordato, ogni animale non è dotato di coscienza o ragione ed è mosso dall’istinto.

lunedì 6 febbraio 2017

L'erotismo narrativo è femmina

La letteratura rispecchia da sempre quella che è la società del suo tempo: in termini di linguaggio e in termini di cultura. L’evoluzione del contesto sociale ha nell’erotismo e nel suo gemello più povero, il porno, un tema radicato e imprescindibile: ci piaccia o meno, dobbiamo venirne a patti. Recenti statistiche commerciali confermano che la donna è la maggior acquirente, in rete, di sex toys – oggetti che hanno il compito di provocare il piacere femminile –. L’indipendenza del sesso cosiddetto debole, passa anche attraverso questo tipo di maturità: la conoscenza del proprio corpo e delle pulsioni che dominano la mente. La donna desidera mostrarsi emancipata e raggiungere la parità anche sotto le lenzuola.

lunedì 9 gennaio 2017

Arrivi e nuove partenze

Con il 2017 appena nato è tempo di tirare una linea sui progetti pubblicati e su quelli destinati a partire. L’anno da poco concluso ha visto l’uscita, rispettivamente, dell’antologia di racconti brevi; Il rumore delle foglie cadute e del romanzo; L’amore ferisce. Se la prima pubblicazione, in esclusiva digitale e online, ha richiesto un impegno ragionevolmente contenuto, trattandosi di scritti già presentati e raccolti insieme per l’occasione di un decennale nell’ambito narrativo, il romanzo ha invece preteso un lavoro più consistente e lungo. I progetti in arrivo sono quelli riservati al mio laboratorio di scrittura: la prima stagione del serial, che ha come musa ispiratrice una Christina Ricci in versione dark – ne ho parlato QUI – dovrebbe esordire verso metà febbraio.