Ci sono domande ricorrenti che sono rivolte agli autori di libri. In testa alle preferenze dei curiosi – che non sempre è sinonimo di lettori – possiamo trovare:
Qual è il libro più bello che hai scritto? Oppure;
Quale dei tuoi titoli mi consigli? Al primo quesito rispondo sempre allo stesso modo:
non posso preferire un libro a un altro, perché sono come figli.
Tu preferiresti un figlio a un altro? Il secondo quesito è invece più complicato. È impossibile consigliare un titolo a un ipotetico sconosciuto lettore: ci puoi riuscire se sei l’autore di una saga narrativa, con trilogie, quadrilogie o comunque più volumi collegati, che fanno riferimento a un titolo di apertura. Se ho scritto una saga è facile consigliare: indirizzo le persone al primo volume. In caso contrario, se le pubblicazioni sono romanzi o racconti autoconclusivi, il problema si ricollega alla prima domanda e alla sua risposta.