Si sono concluse da pochi giorni le Olimpiadi 2012 ospitate a Londra. Un evento che mette a confronto i più grandi atleti e le migliori squadre dei cinque continenti e che decreta dei vincitori, ma anche dei vinti. Ci sono state medaglie, ci sono stati onori, ma ci sono stati anche scandali e doping, come sempre il business richiede.
Cosa è rimasto? per quale motivo questa manifestazione sarà ricordata?
Di sicuro Alex Schwazer la rammenterà per la conclusione, ingloriosa, della sua carriera; alle Olimpiadi di Londra non ci è mai arrivato, per merito del test positivo all'antidoping del 30 luglio.
Di sicuro Alex Schwazer la rammenterà per la conclusione, ingloriosa, della sua carriera; alle Olimpiadi di Londra non ci è mai arrivato, per merito del test positivo all'antidoping del 30 luglio.
È
bastato un attimo, a Schwazer, per cancellare quanto di buono era
riuscito a fare con l'oro di Pechino. Certo, "cancellare" non è
probabilmente il termine corretto; l'oro guadagnato c'è, ma nella
memoria dei tifosi rimarrà la medaglia conquistata legittimamente o
l'esclusione disonorevole appena avvenuta?