I miei libri

In questa pagina sono presenti tutte le mie pubblicazioni. Dalla più recente alla meno recente. Approfondisci le informazioni sul/sui titolo/i di tuo interesse (formato, disponibilità, genere, trama ecc.) cliccando "Scopri di più", sotto il breve estratto, di fianco alla copertina.

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Il ventre della mostruosità è irregolare, simile a un guscio piatto tenuto insieme da tanti bulloni. È una cosa meccanica. Si muove a scatti. Sulla sommità, al centro, c’è una specie di cupola grigiastra che somiglia a una cabina di comando. Sotto riflessi ardesia credo di notare persino una figura umana.

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(Breve estratto del libro)

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Anice studia Mela, guardinga. Mi indica con il pollice.

– Quello è un robodrone Zeta 9. Serie prodotta in rari esemplari dal professor Bozzo, dei luminari di Wight. Perciò voi siete Anice, del verde smeraldo. La famosa avventuriera. Ero ansiosa di conoscervi. Dicono cose molto positive e sbalorditive, sul vostro conto.

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(Breve estratto del libro)

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Galleggio sopra le deboli correnti d’aria della conca. Muovo il bulbo oculare, per riprendere tutto. Appaiono come tante formiche laboriose che trasportano le molliche di pane per le scorte invernali. (...) La tana attorno alla quale si prodigano le formiche, è il perno al centro di campo Marte. Lì si staglia il razzo. Atollo K.

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(Breve estratto del libro)

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– Ho chiamato la bestia Ultimo per questo motivo, signorina Stone. Ho fatto castrare qualsiasi toro giunto al mio ranch, confinandolo al lavoro nei campi. Il vecchio Ovest è morto, sicuramente, ma è possibile trovare dei vantaggi anche dalla caduta dei dinosauri, da quella degli indiani selvaggi e dalla fine di ogni cosa.

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(Breve estratto del libro)

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Il macchinario è una delle cose più incredibili che i miei sensori abbiano mai registrato. Comprendo come possano sentirsi gli uomini di fede dinanzi all’inimmaginabile, a un motore divino al centro dell’universo, responsabile dell’intero Creato. Il complesso meccanico oltre le sbarre della prigione assomiglia a un Dio: non riesco a concepirne la portata.

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(Breve estratto del libro)

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C’era un’antica storia che accompagnava la leggenda delle rose e Caprice l’aveva ascoltata molte volte, dalla madre. Non si stancava mai di farsela ripetere.
In quella leggenda, l’albina di Pontorson ritrovava una parte di se stessa. Le piaceva considerarsi il risultato della spuma dell’oceano che aveva creato la rosa Alba.

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(Breve estratto del libro)

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Quando perdi la vena romantica, quando sei delusa dal sentimento che fa incontrare le persone, le fa innamorare, viene tutto più facile. Lui parla di anima. L’anima non mente. Piccola, grande, nascosta: rimane sempre limpida e ti mostra per quel che sei veramente.
Forse io non posso capirlo. Eppure mi lambisce come una carezza.

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(Breve estratto del libro)

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«Da quanto suoni il piano?»
Lei alzò il capo, assorta. Incapace di sottrarsi all’incantesimo delle note.
«Tre anni.»
Schröder ammutolì.
La notte, come sempre, non riuscì a prendere sonno.
Ma stavolta la causa era diversa dal solito.
Esterina.

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(Breve estratto del libro)

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A due passi da Mont Saint-Michel, all’altezza del rettilario, la ragazza canticchiava il suo nome. Le piaceva il suono. La divertiva la storia che nascondeva.

(...)

Perché Caprice, di unico, oltre al nome inconsueto possedeva il colore dei capelli, che erano della stessa tonalità della neve. Bianchi.

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(Breve estratto del libro)

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Piegò il collo tra le scapole e strinse il manubrio della mountain bike: un istante dopo sfrecciava oltre le rocce a crine di cavallo, sciorinando i lunghi e selvaggi capelli neri. 

I piedi mulinavano sui pedali per guadagnare altra velocità, sfruttando il dislivello e sobbalzando tra sassi e dossi. 

Deglutiva, eccitata con il cuore a mille, ansiosa di cavalcare le ali del vento.

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(Breve estratto del libro)

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Si rigirava sul materasso come se stesse distesa su un letto di rovi. Il cuscino anzichè morbido alleato delle ore notturne era divenuto il suo sudario. Stava soffrendo.
I sogni erano tornati a tormentare le sue notti aprendo una breccia dolorosa lungo un fianco scoperto e indifeso; il suo sonno.

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(Breve estratto del libro)

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«Al... sei irrecuperabile! cosa devo escogitare per portarti a far una piccola vacanza? almeno ti distrai qualche giorno, non pensi sempre a farti un salto in salumeria appena giro l’angolo!
Ecco, credo che a questo non potrai dire di no, leggi: spiagge sabbiose, windsurf, assolutamente perfetta... Mars Alam!»
«... Salam...?!»

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(Breve estratto del libro)

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Il tranquillo paesino canadese era isolato tra la neve e le cime. Il luogo adatto per chi, come lui, desiderasse lasciarsi alle spalle la vita passata per immergersi in qualcosa di immoto.
Non aveva preso alcuna decisione in merito, semplicemente si era lasciato trasportare dagli eventi.

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(Breve estratto del libro)

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