L’amarezza, le delusioni, le difficoltà legate alla mancanza di una qualsiasi stabilità nel tentativo di sbarcare il lunario, lo hanno portato, disperato, sull’orlo del suicidio. Quante volte hai sentito ripetere frasi simili? L’attualità è fin troppo generosa nell’offrirci quadri impietosi come questo. Specie oggi, a causa della crisi e di un tam tam mediatico che non ha precedenti. La disperazione è sempre stata una delle subdole compagnie dell’uomo. Non solo nel ventunesimo secolo. Edgar Rice Burroughs ci è passato, uscendone per un soffio, nel 1912. Aveva appena consegnato, a un editore americano, un romanzo fantascientifico: Sotto le lune di Marte.