Leggo su Wikipedia:
"Uno scrittore è chiunque crei un lavoro scritto, sebbene la parola designi usualmente coloro che scrivono per professione, e chi scrive in diverse forme e generi più o meno codificati."
Quindi, se vogliamo mettere da parte per un momento coloro che scrivono per professione (leggi; mestiere con cui si guadagnano da vivere), allora si; posso rientrare nella categoria.
Ma anche, continuando a leggere sulla ben nota enciclopedia libera:
"In letteratura per autore si intende il creatore dell'opera letteraria, colui che ne concepisce il disegno nella propria mente."
Perciò, al termine "scrittore", di cui in punta di piedi posso avvalermi, ci aggiungerei anche il termine "autore".
I miei libri pubblicati per boopen sono al momento due; Fiori nella Neve e Al & Bo - la costola di Adama (conoscenza che si può approfondire già dando uno sguardo alla sidebar di questo stesso blog).
Ma, se dovessi rispondere alla domanda postami da un amico qualche sera fa, mi troverei un po' in difficoltà, per quanto possa apparire semplice nella sua forma:
«Ma uno scrittore di libri quanto dovrebbe vendere di ogni sua opera, pubblicando un libro all'anno, per poter campare del mestiere di scrivere?»
Onestamente non saprei cosa che dire. Sarà per il fatto che ogni editore paga diversamente il suo autore (come accade in una normale azienda con lo stipendio riservato ai lavoratori) a seconda dell'importanza (leggi vendite) che l'autore stesso riveste.
Un esempio concreto? prendiamo Alessandro Baricco. Secondo questa particolare classifica avrebbe venduto, nel solo 2011 e nella sola Italia con "Mr Gwyn", 73.000 copie.
Proviamo a immaginare che per l'autore X (non necessariamente il qui sopra citato e lasciando da parte eventuali diritti di utilizzo al di fuori del libro stesso), abbia appunto venduto questo numero di copie. Di quanto potrebbe essere la sua percentuale sul venduto? io non la conosco ma, ragionevolmente, credo non meno di un euro a copia netti. Se si fa una semplice moltiplicazione ecco arrivare ben 73.000 euri. E, nel caso specifico, posso supporre che l'autore X ne abbia di che campare, mantenendo una media simile. Naturalmente non si possono fare i conti "all'arte". E, se oggi vendesse 73.000, con un altro libro potrebbe vendere 146.000, ma anche 36.000.
Oppure, se un "flop" editoriale, anche meno di 3.000 o persino 0 (zero).
È allora possibile rispondere al quesito del mio amico?
lo trovo estremamente difficile.
La certezza nessuno può garantircela. Per quanto un autore possa metterci il sudore della fronte e limare lo stile, l'ultima parola è nelle mani del lettore che decide chi premiare e in quale misura.