Le parole sono una delle risorse più incredibili e potenti di cui dispone l’uomo. Con le parole si scrivono trattati di pace e di guerra, si sanciscono matrimoni e divorzi, si condannano e liberano intere civiltà. Sono incontenibile eruzione dell’intelletto. Quando penso a Moreno Burattini mi viene naturale inquadrarlo come un vulcanologo che si muove tra le parole con disinvoltura e destrezza. Moreno con le parole ci vive; da vorace lettore prima e da tessitore di trame poi. Pubblica la sua prima storia per la Sergio Bonelli Editore nel 1991 e diventa responsabile unendosi indissolubilmente, nell’ultimo ventennio, al rilancio dell’evergreen di casa Bonelli; Zagor (personaggio a cui sono particolarmente legato dall’infanzia, come ho già scritto in altra occasione qui).