Se dobbiamo dare retta a Plinio il Vecchio, scrittore e naturalista romano, con l’abitudine di osservare dal vivo quanto descriveva – pratica che gli costò la vita, dopo essere rimasto esposto alle esalazioni vulcaniche del Vesuvio – le salamandre avrebbero la capacità di resistere al calore e alle fiamme, attraversando queste ultime senza rimanerne ferite. A parere di Plinio, la spiegazione, fornita nella sua Storia Naturale, sarebbe da ricercare nella pelle dell’animale; tanto fredda, che al contatto il fuoco si estinguerebbe.