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sabato 16 aprile 2011

Il re dei sette mari

Ispirarsi significa prendere spunto e rielaborare quello che incontriamo sulla nostra strada ogni singolo giorno. Può trattarsi di una particolare foglia d’acero caduta a terra, mentre passeggiamo verso un sentiero di campagna. Può trattarsi di una conchiglia che trattiene in sè il suono del mare, mentre assaporiamo la spiaggia e le onde che la bagnano. Il mare, per esempio, è un’infinita fonte di ispirazione. Lo è l’acqua salata che lo forma, lo sono i pesci che lo affollano, lo sono le navi che lo solcano, lo sono i colori che lo arricchiscono. Anche la letteratura disegnata, il fumetto, guarda con interesse al mare.
Molti sono i supereroi prodotti nei fumetti statunitensi. In linea di massima si tratta di individui dall’apparenza normale che un “qualcosa” ha tramutato in esseri dotati di straordinarie capacità che si adoperano per il bene comune. Spesso a rimetterci è la loro esistenza “normale”, celata grazie all’utilizzo di maschere e costumi più o meno pittoreschi in grado di mantenere anonimi i loro veri nomi e le rispettive identità; il tutto per permettere di salvaguardare i propri cari in caso di ritorsioni. Alcuni poi non possiedono nemmeno particolari poteri, ma hanno spinto agli estremi le loro naturali abilità (Batman ne è un classico esempio). Tuttavia, tra la schiera di personaggi dei fumetti che più mi sono cari, ne esiste uno che per caratteristiche si discosta dal genere; Aquaman
Il re dei sette mari nutre di un discreto numero di fans italiani grazie anche a una serie di cartoni animati andati in onda sul finire degli anni settanta e negli anni ottanta e che ha riscosso un grosso successo tra gli spettatori dell’epoca. Diversa è invece la sua carriera fumettistica spesso messa in ombra da nomi più celebri e iconistici. Rammento il periodo in parte pubblicato dalla editrice Cenisio e illustrato da un dinamico Jim Aparo. In questa sequenza di numeri (ospitati prima su Wonder Woman e poi su Batman) Aquaman, al secolo Arthur Curry cresciuto dal guardiano del faro Tom Curry e figlio della atlantidea regina Atlanna, vive le sue avventure sottomarine scontrandosi con caratteristici avversari come Ocean Master, Manta Nera, il Pescatore, Squalo Tigre. Sostanzialmente Aquaman è un vero uomo pesce che vive nelle profondità marine ma che, per brevi periodi di tempo (un’ora alla volta) può emergere nel mondo di superficie. Molto più forte di un essere umano ha il potere di nuotare a velocità inimmaginabili, grazie a particolari abilità mentali ha la capacità di richiamare e farsi ubbidire da ogni creatura marina. E forse motivo del suo fascino è questa sua ultima caratteristica che lo rende, a tutti gli effetti, re dei sette mari. Negli anni, come accade per molti personaggi nel tentativo di rilanciarli, è stato sottoposto a limitati ma anche radicali restyling di immagine e peculiarità. Tanto che il suo posto è stato persino occupato da un altro personaggio con lo stesso nome. Oggi, che i diritti dei personaggi della DC Comics sono saldamente nelle mani della Planeta De Agostini, spero in un rilancio italiano delle sue gesta. Fosse solo per potermi accapparrare il famoso ciclo realizzato da Jim Aparo parzialmente inedito da noi (speranza non campata per aria, considerando l’attenzione dell’editore verso il recupero di storici cicli di storie dei personaggi della DC, specie nell’ottica di un previsto rilancio statunitense).

4 commenti:

LUIGI BICCO ha detto...

Anch'io apprezzo molto il personaggio (insieme a Hawkman, sono i miei due preferiti della DC). Purtroppo però rimane un personaggio bistrattato dalla stessa Planeta che sembra voler ristampare qualsiasi cosa, tranne appunto il materiale che riguarda Aquaman. Credo di aver letto che in America si stia studiando un massiccio rilancio, ma altro materiale (materiale che tu stesso citi, ad esempio) sarebbe ben meritevole di avere una edizione italiana. E invece nisba. Così come certe run di Hawkman che hanno fatto la storia del fumetto (parlo in particolare dell'Hawkman di Joe Kubert), che non viene ristampata da oltre vent'anni. Mah.

Alberto Camerra ha detto...

Luigi, navigando ho tovato un sito/blog su Aquaman da far venire l'acquolina (giusto per stare nel giro di parole) in bocca a qualsiasi fan del re dei sette mari:
www.aquamanshrine.com
Una gioia per gli occhi e per chi desidera info storiche e fresche. Ne vale veramente la pena. Certo, se si mastica un po' di inglese è anche meglio.
In America è si allo studio un massiccio rilancio (stile quello recente attuato per Lanterna Verde e per Flash) che dovrebbe riportare il personaggio alle gloriose origini. La mia speranza è proprio che, una volta pronto del materiale, la Planeta ne pubblichi i nuovi volumi affiancati dal materiale storico migliore (come fatto, appunto, anche per lo stesso Flash).
Hawkman per la verità non lo ho molto seguito, ma un ciclo storico di Joe Kubert sarebbe imperdibile da avere!
:)

LUIGI BICCO ha detto...

Visto solo ora, Alberto. Ma quanto è bello, quel blog? Grazie per la segnalazione. Trovo stupende le pagine delle vecchissime storie di Aquaman (però non c'è segnato l'autore, mannaggia).

Sperare che la Planeta segua il passo come si deve con le nuove serie? Mah. Saremmo degli inguaribili ottimisti. Ma si spera comunque.

Alberto Camerra ha detto...

Si, è meraviglioso. Se hai un po' di pazienza... rischi persino di perderti tra le pagine; c'è di tutto! dal merchandising alla tv, dal cinema al fumetto, dagli alimentari alle interviste; tutto quello che è umanamente pensabile legato ad Aquaman (e non solo).
Pensa che lo ho davvero scoperto per caso, nell'intento di reperire notizie sul re dei sette mari.
Non mi sembra in effetti che siano riportati gli autori delle vecchie storie... ma non ci giurerei; forse in qualche angolo sono segnalati.

La Planeta, per cominciare, dovrebbe pubblicare i cicli classici (come fatto, se non per Superman e Batman, persino per Flash; non certo personaggio superiore ad Aquaman per popolarità) di Jim Aparo e anche quelli (che ipotizzo favolosi essendone estimatore) di Peter David. Speriamo davvero!
:)